Sapore e cultura del Porceddu o maialetto sardo.....
E' una bontà gastronomica Made in Sardegna: spina dorsale di tutta la tradizione gastronomica sarda, il maialetto sardo ha conquistato i palati di tutt’Italia. A seconda delle zone dislocate sull’isola, il maialetto sardo viene appellato in vari modi: proxeddu, porcheddu, proceddu, copieddu, porcetto, etc. etc. Ma ciò che accomuna l’anima ed il palato del popolo sardo è la modalità di preparazione, che viene tramandata di generazione in generazione, seguendo la vera ricetta autoctona.
L’idea di consumare il maialetto sardo è giunta in Sardegna grazie all’influenza della Spagna, che per oltre due secoli ha dominato l’isola.
Ancora oggi, in Castiglia il maialino è ancora uno dei piatti tipici della tradizione locale, sebbene venga preparato in modo diverso rispetto al maialino sardo. La cottura, in Spagna, viene fatta al forno e il maialetto viene insaporito con diversi ingredienti come carote, cipolle e sedano. In Sardegna il porceddu si prepara allo spiedo: si deve utilizzare griglie di cottura per barbecue per garantire un’ottima cottura. La cottura tradizionale del maialetto alla sarda avviene davanti a un bel fuoco e dura dalle 3 alle 5 ore; la cottura in verticale è ancora tipica di molte zone del centro Sardegna.
Cosa dire di più.....le nostre bontà non le supera nessuno.